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LA SCELTA DI UN CENTRO PESCA AFFIDABILE

Periodicamente appaiono sempre più nuove inserzioni e pubblicità di aperture di nuovi Centri Pesca, erroneamente chiamati CHARTER o addirittura LODGE. Ebbene prima di vedere quali sono i requisiti per avviare questa attività bisogna chiarire alcuni punti.

Non basta possedere una imbarcazione ed aver preso qualche pesce per avviare una attività di Charter (mi si consenta questa parola solo per facilità di espressione). Oggi quanto mai è necessario che l' utente finale abbia delle certezze. E quindi quando si legge una pubblicità dove si decantano le doti di questo o quel Capitano o di quel Campione  (a proposito ma chi ha dispensato questi titoli?) e l' apertura di un nuovo charter una domanda fra tutte nasce spontanea:

Ma questi personaggi sono autorizzati a praticare questa attività e da chi?

Ed ancora hanno tutti i requisiti per poter insegnare alla gente a pescare o portarli per mare?

Ed anche la televisione non aiuta: ultimamente ho visto una pubblicità nella quale si decantava un "Lodge", il primo in Italia,  nel quale si svolgerebbero giornate di pesca.

Ma una domanda ancora una volta nasce spontanea: ma come è possibile fare una tale ammissione quando ci sono CHARTER operativi in Italia da quasi dieci anni?

Poi ancora è possibile che un esperto di acque interne possa aprire un Charter di pesca in mare?  Insomma l' utente finale è bombardato da una serie di notizie e di pubblicità che sono sicuramente ingannevoli o meglio ancora molto lontane dalla realtà.

Quindi andiamo per gradi e cercheremo di dare un pò di ordine alle idee, anche degli addetti del settore.

Normativa: L' attività di Charter in Italia è vincolata dal possesso di alcuni titoli, primo fra tutti quello di Ufficiale della Navigazione (vecchio titolo Conduttore imbarcazione da diporto) che abilita una imbarcazione al noleggio (ossia viene consegnata con skipper compreso - oltre ad iscrizione a gente di mare di 1a ctg ed al possesso di Ruolino equipaggio). Questa imbarcazione dovrà essere iscritti al Registro Navi minori e galleggianti e quindi assicurata per il trasporto passeggeri. Una imbarcazione da diporto NON può effettuare il CHARTER. E' evidente come già si crei il primo problema all' insorgenza di un incidente in mare: nessuna assicurazione coprirà i vs. danni.

L' attività dovrà essere in possesso di Partita Iva ed iscritta alla C.C.I.A.A. (Camera di commercio).

Già di per sè questo passo e quel del titolo di Ufficiale della Navigazione limita a non più di una diecina i Charter pesca abilitati in Italia.

Alcuni nuovi centri stanno utilizzando la via dell' Associazione Sportiva con la quale portano per mare i soci. Quindi volendo effettuare una battuta di pesca ci si associa virtualmente a quella associazione e si versa un contributo per il carburante. La cosa per ora passa per regolare ma non è proprio così.

Titoli: Non esiste, al momento, in Italia, un vero e proprio titolo abilitativo, ovvero un titolo che certifichi che quel personaggio può insegnare alla gente a pescare o che può organizzare battute di pesca.

La F.I.P.S.A.S. (Federazione Italiana Pesca Sportiva ed Attività Subacquea), che è l' unica Federazione di pesca sportiva iscritta al C.O.N.I., qualche anno fa ha svolto diversi corsi per formare la figura della GUIDA DI PESCA FEDERALE, ovvero un personaggio che formato dalla Federazione (ovvero dai suoi Istruttori) avesse un minimo di requisiti per effettuare l' attività di Charter. Ma parliamo sempre da un punto di vista professionale e non legale. Quindi ci sono in Italia una trentina di Guide di Pesca federali che in qualche modo sono state formate per fare questo "lavoro".

Anche se dal punto di vista legale una Federazione NON può dare un titolo professionale riconosciuto. Ma almeno è qualche cosa. Le guide federali alla data odierna (10 agosto 2010) NON sono mai state ufficializzate ed iscritte in alcun albo dalla FIPSAS.

Gli istruttori, denominati MASTER, in possesso di regolare tessera FIPSAS/M che vuol dire appunto Master, sono ad oggi solo 4: Il sottoscritto, Rotondaro Massimo, Riccardo Fanelli, Maurizio Bongini e Maurizio Miliani.

Poi esiste un altro "titolo" che viene attribuito dall' I.G.F.A. (International Game Fishing Association) che certifica che alcuni personaggi hanno le qualità per essere Capitani IGFA. Questo "titolo" viene rilasciato a chi dimostra, tramite curriculum e garanzia di un membro IGFA anziano, il possesso di alcuni requisiti. C'è da superare un primo piccolo esame teorico e quindi dietro pagamento di una piccola somma annua (150 Dollari) viene rilasciato il titolo.

Poi esistono i meriti sportivi: in questo caso chi ha partecipato a competizioni ufficiali e nazionali ed ha ottenuto un titolo italiano può fregiarsi del titolo di Campione Italiano, quindi Campione a pieno titolo. Vincere un torneo locale o una garetta tra pensionati ricchi possessori di grandi barche (quasi sempre svolte senza ispettore di bordo o se ci sono molto di parte) non assegna alcun titolo.

Questa disserzione, sicuramente critica, vuole servire a far aprire gli occhi agli utenti e nel contempo far capire a chi si avvicina a questa attività come formatore, che è necessario mettere ordine tra i Centri e/o Charter Pesca al fine di non rovinare questa splendida attività che comunque NON è proprio alla portata di tutti.

Una cosa e pescare qualche pesce (magari in zone "Acquario") altra cosa insegnare alle persone comuni a pescare. Quindi diffidiamo sempre di pubblicità che amplificano questa attività come l' unica, la meravigliosa, addirittura ho anche letto MEGA CHARTER (poi con pratica sul gommone) ecc. ecc.

Disponibile a qualsiasi chiarimento pubblico e privato rimango a disposizione su: info@sportfishing.it.

Cpt. Massimo Rotondaro

 


 

CERTIFIED CAPTAIN  I.G.F.A.

 

 

 

 

 

IL CHARTER PESCA PRATICA IL CATCH AND RELEASE (rilascio del pescato se vivo)

 

 

 

 

 

 

Charter pesca Sportfishing usa attrezzature NORMIC e mulinelli DUEL

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